La storia di Svetvinčenat
di Parenzo. I Morosini, una volta terminati i lavori di ristrutturazione del castello (1485), iniziano a trasformare il villaggio in un borgo rinascimentale ben organizzato, con tanto di piazza con cisterna al centro, chiusa, oltre che dal castello, anche dalla chiesa parrocchiale, dalla loggia e da altri palazzi. Nel XVI secolo Sanvincenti diventa parte dei possedimenti della famiglia Grimani di Luca. Il castello esiste come fortezza già dalla seconda metà del XIII secolo. La trasformazione in castello rinascimentale fu portata a termine nel 1485, ed il suo aspetto non verrà alterato in maniera rilevante neanche dopo gli interventi edilizi successivi all’incendio del 1586. Al suo interno si trova il palazzo residenziale, in parte risalente al XIV secolo. Il castello di Sanvincenti fu una delle fortezze difensive veneziane più importanti; risanato nel 1907 e completamente restaurato nel 1933.
Il castello Grimani, come simbolo del borgo, fu residenza dei soldati, ospiti illustri, scrittori e mercanti (oggigiorno invece visitato dai curiosi di passaggio e dai turisti). La prima fortezza risale ai primi anni del XIII secolo. I lunghi e turbolenti anni successivi avranno come conseguenza la sua frequente distruzione e la sua ricostruzione. Oltre all’aspetto, cambiavano anche i proprietari. Dopo i vescovi e le famiglie Castropola e Morosini, il possedimento andò ai Crimani di San Luca, una nobile famiglia veneziana. L’attuale aspetto risale al 1589, quando Marino Grimani fece ricostruire il castello, distrutto da un incendio, in base al progetto degli architetti veneziani Scamozzi e Campagna. Il castello di Sanvincenti è ritenuto uno degli edifici rinascimentali veneziani più belli dell’Istria. Tre torri addornano i tre angoli della fortezza, mentre il quarto è dominato da un palazzo signorile che comprende le stanze signorili e la residenza del capitano. Le torri sono collegate l’una all’altra mediante mura difensive che, sul lato esterno, sono rafforzate da un contrafforte, mentre, su quello interno, per tutta la loro lunghezza presentano un balcone. Dal balcone le sentinelle, attraverso i fori delle feritoie, vigilavano sui quattro ingressi della città. Sul portone, oltre al ponte levatoio, c’era una grande grata che veniva sollevata o calata secondo necessità. Sovrastano il portone lo stemma del castello, oggi stemma di Sanvincenti, e lo stemma gentilizio della famiglia Grimani di San Luca. Al suo interno, oltre ad un’ampia corte, c’erano la residenza del provveditore locale, i magazzini generali e delle munizioni, la piazza d’armi, casamenti per duecento moschettieri e lancieri ed un carcere estremamente sicuro, interrato. Nel XIX secolo, la famiglia Grimani lascia il castello nelle mani della diocesi che a sua volta lo lascerà alle autorità civili all’inizio del XX secolo. Il castello fu incendiato per l’ultima volta sul finire della Seconda guerra mondiale.